Yeshe Tsogyal Ling

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Biografia di Jigme Lingpa

Jigme Lingpa

Biografia di Jigme Lingpa

Jigme Lingpa nacque nel 1729 o 1730 nella valle di Yarlung in Tibet. All'età di sei anni fu trasferito nel monastero Nyingma del XV secolo Pelri Osel Tekchenling a Chonggye. Secondo la sua autobiografia, Jigme Lingpa andò al monastero con un gruppo di monaci del Kham dopo che uno dei monaci morì vicino a casa sua. A Pelri, nonostante l'ispirazione che lo spinse ad abbandonare la sua famiglia in così tenera età, pare avesse poco interesse per le attività monastiche e trascorreva il suo tempo in giochi oziosi.

All'età di tredici anni, tuttavia, Jigme Lingpa iniziò seriamente il suo addestramento, studiando con Ngawang Lobzang Pema, che gli diede il nome di Pema Khyentse Wozer. Nesarwa Ngawang Kunga Lepai Jungne (1704-1760) gli diede i suoi voti getsul. Neten Kunzang Wozer gli impartì insegnamenti sui cicli del tesoro Nyingma quali il Droltik Gongpa Rangdrol di Trengpo Drodul Lingpa (1517-1584) e le scritture chiave Nyingma quali il Lama Gongdu. Studiò anche i classici buddisti indiani con il suo parente, Zhanggom Dharmakirti.

A Pelri, Jigme Lingpa incontrò anche il grande maestro Tukchok Dorje e ricevette da lui diverse importanti trasmissioni, tra cui Mahamudra e Yeshe Tongdrol di Tennyi Lingpa (1480-1535). Continuò a studiare con numerosi insegnanti quali Tendzin Yeshe Lhundrub (1795) e Tangdrokpon Pema Chokgrub, praticando sia in Nyingma kama che in terma, nonché in alcuni cicli tantrici delle tradizioni della "Nuova traduzione".

Pelri Monastery

A ventotto anni, Jigme Lingpa iniziò in un ritiro di tre anni a Pelri, basando la sua pratica su una serie di popolari cicli di tesori come il Droltik Gongpa Rangdrol di Drodul Lingpa. Durante questo ritiro ebbe numerose visioni di divinità, la più famosa una, in una notte d'inverno del 1757, in cui si trovò nel grande stupa Jarung Kashor a Boudhanath, in Nepal. Lì una Dakini gli conferì il ciclo del tesoro Longchen Nyingtik, una rivelazione in seguito classificata come "tesoro della mente". Si dice che abbia tenuto segrete tali rivelazioni per sette anni, nonostante le sollecitazioni dei suoi associati.

Nella sua autobiografia Jigme Lingpa descrive il processo della sua visione del Longchen Nyingtik e della ricezione del Longchen Nyingtik con notevole dettaglio. Racconta come quando aprì la piccola scatola ricevuta dalla Dakini, vi trovò all'interno cinque rotoli di carta gialla. Sopraffatto dall'odore di canfora, il suo dubbio iniziale di non riuscire a capire le lettere svanì quando la scrittura gli divenne improvvisamente leggibile. Appurato che il tesoro era veramente a lui destinato, memorizzò il primo testo, una sadhana riguardante Avalokitesvara e poi il secondo. Dapprima Rahula, il protettore del tesoro, arrivò per congratularsi con lui, e poi di nuovo la Dakini arrivò per rimproverarlo per essere stato troppo ansioso di trasmettere la rivelazione, e gli chiese di mangiare i testi, ingoiandoli interi per non distruggerli.

All'età di trentun anni Jigme Lingpa iniziò un secondo ritiro di tre anni, questa volta nelle grotte Nyang Superiore e Inferiore a Samye Chimpu. Durante questo ritiro ebbe tre visioni di Longchenpa Drime Wozer (1308-1364) nelle quali ricevette la benedizione del corpo, della parola e della mente di quel maestro. Secondo la tradizione, nelle visioni, Longchenpa incoraggiò Jigme Lingpa a rivelare i suoi tesori visionari e ad insegnarli agli altri. In una delle visioni Longchenpa gli diede un libro, dicendo che conteneva tutte le istruzioni chiave che non aveva spiegato nella sua "Trilogia del naturale riposo della mente", dando così a Jigme Lingpa il permesso di comporre il suo capolavoro, lo Yonten Dzod. Nella terza visione, la mente di Jigme Lingpa si fuse con quella di Longchenpa nello spazio della purezza primordiale, e Longchenpa confermò che Jigme Lingpa era un maestro della realizzazione assoluta.

Jigme Lingpa

Durante il suo secondo ritiro Jigme Lingpa vagò per la valle di Chimpu dando insegnamenti a un numero crescente di discepoli e mecenati di alto rango. Quando terminò il ritiro, nel 1762, con il patrocinio della famiglia Dabden Yungdrung Kyilwai Tsal, stabilì un eremo a Chonggye, Tseringjong, in cui iniziò a trasmettere il Longchen Nyingtik. Patrocinato attivamente da importanti famiglie aristocratiche, la sua fama crebbe al punto da venire invitato per eseguire rituali per conto del governo tibetano a Lhasa.

Jigme Lingpa non fu completamente ordinato monaco, visse come un tantrika, con ciuffo e vesti. Probabilmente ebbe diverse consorti, tra cui una donna del clan Dabden Yungdrung, nota come Yungdrung Kyilwa, e una suora di nome Tsang Gyangru Pelding Jetsunma. Non riconobbe mai pubblicamente il suo unico figlio, Nyinche Wozer, nato tardi nella sua vita.

Jigme Lingpa ebbe diversi stretti rapporti con gerarchi di tradizioni diverse dai Nyingma. Insegnò e studiò con Ngawang Kunga Lodro (1729-1783) il trentaduesimo Sakya Tridzin, che lo incoraggiò a comporre le sue opere accademiche, primo fra tutte lo Yonten Dzod, che scrisse tra 1779 e 1781. Fu vicino al terzo Drigung Chungtsang, Chokyi Nyima (1755-1792), di cui suo figlio, Nyinche Wozer, fu riconosciuto come la reincarnazione e intronizzato a Drigung nel 1797.

Fu nella tradizione Nyingma che Jigme Lingpa ebbe la sua maggiore influenza. Contribuì al restauro di Chuwori, un monastero fuori Lhasa fondato da Tangtong Gyelpo (1361-1485), facendo amicizia con l'incarnazione principale, il Sesto Chagsam Tulku Lobzang Chodan. Jigme Lingpa, inoltre, lavorò al restauro dei templi Nyingma, Zha Lhakang e Samye dell'era imperiale.

Ancora di maggiore rilevanza fu il fatto che Jigme Lingpa ebbe diversi allievi del Kham che ebbero un impatto significativo sulla loro regione natale, sebbene lui stesso non abbia mai visitato tale regione. Tra questi discepoli, i principali furono Jigme Trinle Wozer, in seguito noto come il Primo Dodrubchen (1745-1821), e Jigme Gyelwai Nyugu (1765-1842). Curò anche la formazione di diversi importanti lama di Dzogchen e Katok, tra cui il sesto abate di Dzogchen, Namkha Tsewang Chokdrub (1744), e Getse Pandita Gyurme Tsewang Chokdrub di Katok (1761-1829), che in seguito curò la sua raccolta di opere.

Forse di uguale importanza per la sua formazione dei lama Nyingma del Kham e la successiva diffusione lì degli insegnamenti Longchen Nyingtik fu il suo coinvolgimento con la famiglia reale di Dege. Il re Dege Sawang Kungrub Dega Zangpo (1768-1790) e sua moglie Tsewang Lhamo visitarono Jigme Lingpa nel 1788, incontrandolo per la prima volta.

All'epoca in cui Jigme Lingpa era in ritiro a Tsering Jong, e quando seppe che la famiglia reale con il loro numeroso entourage stava arrivando, mandò a dirgli di incontrarlo a Samye in modo da risparmiare alla sua piccola comunità dell'eremo il fardello di accogliere un tale grande gruppo. Jigme Lingpa sviluppò uno stretto rapporto con la regina, che descrisse come "molto intelligente, con buone propensioni", nonostante la esortasse a seguire i suoi insegnamenti e ad andarsene al più presto, così da ridurre l'impatto delle responsabilità reali riguardo gente del posto.

Alla morte del marito, due anni più tardi, Tsewang Lhamo assunse il controllo di Dege per conto del figlio neonato, elevando il discepolo di Jigme Lingpa, Jigme Trinle Wozer, a uno status di rilievo; gli studiosi hanno ipotizzato che questa fosse percepita come una minaccia significativa per la leadership religiosa tradizionalmente Sakya della corte e che dopo la morte di Jigme Lingpa un'ondata di violenza anti-Nyingma abbia travolto Dege. Non ci sono prove che una cosa del genere sia accaduta, e sia Tsewang Lhamo che il Primo Dodrubchen continuarono ad essere attivi nella politica e nella religione di Dege per oltre un decennio.

Fu sotto il patrocinio della regina, tra il 1794 e il 1798, che Jigme Lingpa sovrintese alla stampa della sua edizione del Nyingma Gyubm, una raccolta di tutto il Nyingma tantra, in ventotto volumi. Iniziò a raccogliere e copiare testi per la raccolta nel 1771, subito dopo aver lasciato il suo secondo ritiro triennale. Lo basò sull'edizione di Ratna Lingpa (1403-1479), non più esistente, in quarantadue volumi.

Jigme Lingpa morì nel 1798, all'età di sessantanove anni, nella sua sede a Tsering Jong. Le sue immediate reincarnazioni includono i tre maestri Do Khyentse Yeshe Dorje (1800-1866; incarnazione del corpo), Dza Patrul Orgyen Jigme Chokyi Wangpo (1808-1887; parola) e Jamyang Khyentse Wangpo (1820-1892; mente).